Le straordinarie proprietà del Neodimio


Potenti, anzi potentissimi, i magneti al Neodimio trovano una sempre maggiore applicazione in tanti settori industriali. Il Neodimio fu scoperto nel 1885 dal chimico austriaco Carl Auer von Welsbach, attraverso l’uso dello spettroscopio su di un altro elemento, il didimio insieme al praseodimio, ma non si riuscì a isolarlo fino al 1925. Questo metallo appartiene al gruppo delle terre rare: ha un colore argenteo e molto lucente ma è anche tanto delicato. Vista la sua reattività infatti si ossida all’aria in maniera molto rapida se non opportunamente protetto.

Il Neodimio viene utilizzato in tante differenti applicazioni, dalla colorazione degli schermi dei saldatori a quella degli smalti, dagli auricolari ai magneti.

L'ultimo è sicuramente l’uso del Neodimio che più ci interessa: essi sono magneti permanenti ed hanno una forza coercitiva davvero eccezionale. Presso gli stabilimenti MPI Magneti Permanenti Industriali Srl vengono prodotti varie tipologie di magneti, tra cui appunto, quelli al Neodimio.

Nello specifico, i magneti al Neodimio MPI vengono prodotti attraverso un processo di sinterizzazione realizzata in un’atmosfera inerte. Cosa significa? Che il magnete viene pressato in maniera isostatica in presenza di un campo magnetico cosa che gli conferisce un orientamento assiale o diametrale.

Una volta terminato questo processo c’è la fase del taglio, in base alle forme richieste dai clienti, utilizzando attrezzi con mole diamantate. Il prodotto ottenuto ha una densità di energia davvero altissima e questo lo porta ad essere non solo al top per quanto riguarda la forza coercitiva, e quindi resistente alla smagnetizzazione, ma anche a possedere un’elevatissima induzione residua, ovvero la forza di attrazione.

Dopo il taglio bisogna provvedere al rivestimento che può essere di diversa natura in funzione dell’ambiente nel quale il magnete dovrà operare. Le tipologie di rivestimenti più comuni sono: nichelatura e zincatura. Il Neodimio viene infatti protetto con procedimenti elettrochimici o attraverso l’uso di resine perché, come abbiamo visto all’inizio, la sua grandissima reattività lo porterebbe letteralmente a sfaldarsi se lasciato all’aria.

Esistono magneti Neodimio con differenti gradi di attrazione, indicati dalla sigla MPN seguita da due cifre, per esempio MPN35 o MPN40. Maggiore è il numero riportato dopo la sigla MPN maggiore sarà la forza di attrazione.

I magneti al Neodimio realizzati dalla MPI Magneti Permanenti Industriali Srl possono essere impiegati nei più diversi settori industriali, dai trasporti agli strumenti di misura, dai motori alla meccanica pesante fino agli impieghi in ambito militare ed aereospaziale. Un vero mondo, quello dei magneti al Neodimio, in grado di essere protagonista della produzione degli oggetti più disparati e utili.

 
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