L’importanza del Made in Italy nella lingerie


La crisi economica globale ha portato i mercati emergenti a soppiantare quelli locali anche nel nostro paese. La gente preferisce acquistare prodotti di scarsa fattura ad un prezzo minore piuttosto che spendere di più per ottenere una qualità maggiore. Se si parla di abbigliamento poi, settore particolarmente dinamico, in cui quello che va di moda oggi domani è da buttare, è naturale scegliere prodotti economici. Il problema non riguarda però solo la fattura, e di conseguenza la durata dei tessuti e del capo correlato, ma la qualità dei materiali.

Se i materiali non sono di qualità e sono trattati chimicamente, possono dare problemi dermatologici alla pelle, già sensibilizzata da ammorbidenti e saponi aggressivi. Pensando a come siamo vestiti e quale indumento sta a maggior contatto con la nostra pelle ci salterà subito all’occhio la minaccia causata dalla biancheria intima. Se su tutto il resto si può e si deve risparmiare, questo indumento è di sicuro il primo sul quale evitare di farlo, se non si vuole correre il rischio di imbattersi in malattie epidermiche di vario tipo.

La qualità del Made in Italy in questo settore è fondamentale, per questo dovremmo scegliere solo indumenti certificati ITF. Questo marchio simboleggia la qualità e la sicurezza dei prodotti, realizzati completamente in Italia. Il made in Italy garantisce regole di lavorazione che non sono in vigore in tutti i paesi. Scegliere la lingerie italiana è quindi un’ottima precauzione per il benessere della nostra pelle.

 
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