SI SCRIVE FRANCIA, SI LEGGE RITARDO AEREO


Se c’è un ritardo aereo, molto probabilmente l’origine è francese. O almeno lo suggeriscono i dati sul ritardo aereo nel periodo dalla fine di maggio a oggi. Quale sarà il motivo: guasti o maltempo? La risposta non è così scontata, ma anzi potrebbe essere ancora più banale.

Baguette, vino, e ritardo aereo

Se siete rimasti vittima di un ritardo aereo negli ultimi mesi, molto probabilmente anche questa volta potrete trovare un “untore” a cui dare la colpa: la Francia. Lo rivela un rapporto presentato il tredici giugno scorso, redatto dal senatore d’oltralpe Vincent Capo-Canellas che fa parte del partito centrista Mouvement Democrate, tra i sostenitori del presidente Emmanuel Macron.

Tale documento rivela che addirittura un terzo dei ritardi aerei europei, e il problema principale sarebbe uno scarso controllo dei voli. Ma non solo: anche lo sciopero è una grande aggravante. Infatti, i controllori di volo francesi hanno scioperato per ben 254 giorni dal 2004 al 2016, contro i solamente trentasette dei loro colleghi italiani, e i quarantasei di quelli greci. Controllori francesi che scioperano pur guadagnando fino a cinquemila euro mensili e lavorando tre giorni alla settimana.

Spese extra

Sempre il rapporto fornisce altre utili informazioni. Una per esempio ci informa che il controllo dei voli ha un costo extra di trecento milioni di euro per le compagnie francesi, e che gli scioperi fanno sì che la percentuale di colpa francese per un ritardo aereo sia molto alta, arrivando addirittura al 33%. Il senatore ha spiegato che i motivi dei ritardi – quando non ci sono scioperi – sono dovuti alle attrezzature, a sue affermazione decisamente obsolete e poco in linea con quanto prefissato nel 2011, quando la Francia ha investito oltre due miliardi di euro per rinnovare tali attrezzature. Le quali, evidentemente, non sono state sostituite con apparecchi più nuovi, e probabilmente tale somma è stata sperperata in altro.

Ma non solo, anche l’aumento dei voli è causa di ritardi aerei. Infatti, rispetto al 2016 c’è stata una crescita del traffico aereo in Europa del 4%, con una quota di 3,1 milioni di voli nel Vecchio Continente. Aumento, però, a cui non è seguito una crescita del personale, che è rimasto fermo a più o meno quattromila impiegati.

Tuttavia, nonostante il ritardo aereo la sicurezza non permuta, e anzi è molto alta. Ci sono disagi, ritardi, perdita di coincidenze e appuntamenti, ma mai pericoli. Il senatore francese Vincent Capo-Canellas rivela che per avere dei miglioramenti bisognerà attendere ancora, nella speranza che le compagnie aeree assumano più personale e sfruttino i loro guadagni per cambiare le attrezzature.

Procedure

Ricordiamo, comunque, che esiste il rimborso per il ritardo aereo, qualora superi le tre ore, o per la sua cancellazione. Si può scegliere per un rimborso rinunciando al volo – per poi prenderne un altro – scelta che va dal rimborso totale del biglietto a rimborso extra in alcuni casi; oppure rimborso per l’acquisto di un altro biglietto all’interno della stessa compagnia, se per esempio si è persa una coincidenza o un appuntamento importante a causa del ritardo aereo.

I rimborsi totali, comunque, sono suddivisi in distanza percorsa dall’aereo e consistono in:

  • 250euro per voli fino a 1500km.
  • 400euro per tratte tra i 1500 e i 3500km.
  • 600euro qualora la distanza superi i 3500km.

Inoltre, un emendamento dell’Unione Europea dell’Aprile 2018 rivela che lo sciopero non è una circostanza esterna, in quanto conseguenza diretta di una decisione dell’azienda – quella di non sistemare internamente le proprie questioni.

Ad ogni modo, per essere aggiornati su ritardi e cancellazioni, rimanete connessi al sito della compagnia che avete scelto – lei stessa a volte manda sms e e-mail per avvisare i clienti. Mentre per informazioni sulle tutele ai consumatori, c’è sempre www.flycare.eu che sa dare risposte a molte domande in merito.

 
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